Vai al contenuto principale

Trend e Outlook

Trend

L’avvio dell’esercizio 2024 è stato caratterizzato da un quadro macroeconomico generale nel complesso positivo, nonostante permangano elementi di incertezza derivanti, in particolare, dalla situazione geopolitica in Ucraina e Medio Oriente e dalle conseguenti difficoltà sulle catene di fornitura globali. In tale contesto il Gruppo ha registrato livelli record di redditività con un risultato lordo dell’operatività corrente pari a € 661,7 milioni ed un utile netto di € 370,2 milioni.

Nel corso dell’esercizio proseguirà il percorso di implementazione della nuova configurazione delle fabbriche prodotto nei comparti Bancassurance e sistemi di pagamento.

Per il comparto Bancassurance, a fine 2023 si sono perfezionate le operazioni di compravendita che hanno portato all’attuale configurazione societaria con il controllo totalitario da parte del Gruppo delle compagnie operanti nel ramo Vita (Banco BPM Vita, Vera Vita e BBPM Life) e la partecipazione in joint venture con Crédit Agricole Assurances di una quota del 35% delle compagnie operanti nel ramo danni (Banco BPM Assicurazioni, Vera Assicurazioni e indirettamente Vera Protezione).

Per il corrente esercizio è previsto il proseguimento del percorso di internalizzazione dell’attività del comparto con l’obiettivo di giungere nel corso del prossimo esercizio alla migrazione informatica su una nuova piattaforma tecnologica.

Per il comparto relativo ai sistemi di pagamento, facendo seguito agli accordi siglati lo scorso anno per la costituzione di una joint venture con FSI e Iccrea, sono in corso le interlocuzioni con le autorità di vigilanza per il rilascio di tutte le autorizzazioni previste, con l’obiettivo di giungere al closing dell’operazione nel corso del secondo semestre dell’anno.

Sempre con riferimento al processo di razionalizzazione della propria struttura organizzativa e societaria, nel corso del trimestre si è perfezionata, con decorrenza 1° gennaio 2024, l’operazione di scissione parziale di Banca Akros a favore di Banco BPM relativa al ramo d’azienda costituito dal complesso di beni e risorse organizzati per lo svolgimento delle attività di “Finanza proprietaria” di Banca Akros.

Inoltre, nel mese di marzo, la controllata Banco BPM Invest SGR ha ricevuto l’autorizzazione dalla Banca d’Italia all’esercizio dell’attività di gestione collettiva del risparmio e di gestione di portafogli ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

Sul fronte delle operazioni di raccolta e di capitale, nel primo trimestre 2024 la Capogruppo ha concluso due emissioni, riservate a investitori istituzionali, nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes: la prima, nel mese di gennaio 2024, relativa a titoli Green Senior Preferred per un ammontare pari a € 750 milioni, scadenza sei anni e cedola fissa del 4,875%; la seconda nel marzo 2024, relativa a titoli subordinati Tier 2 per un ammontare pari a € 500 milioni, scadenza dieci anni, cedola fissa del 5% fino al quinto anno e rimborsabile anticipatamente a partire dal quinto anno.

Inoltre, sempre nel gennaio 2024 Banco BPM ha concluso il collocamento di una nuova emissione di Covered Bond (Premium) destinata a investitori istituzionali per un ammontare di € 750 milioni e scadenza sei anni a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (BPM Covered Bond 2) da € 10 miliardi.

 

Aggiornamento: 7 Maggio 2024

Outlook

L’andamento dell’economia nei primi mesi del 2024 ha confermato una buona resilienza complessiva, nonostante il persistere delle crisi geopolitiche: le ultime previsioni delineano una costante crescita (seppur debole) nell’Eurozona per il 2024, che troverà più vigore nel 2025. Per l’Italia le aspettative sono leggermente più ottimistiche rispetto a quelle formulate ad inizio anno, in particolare sull’inflazione e sulla crescita del PIL, adesso posizionata tra lo 0,9% (Confindustria) e l’1% (DEF). Diversamente dagli USA, in Europa il graduale rientro delle spinte inflazionistiche rende probabile l’avvio di una fase di allentamento monetario da parte della BCE a partire da giugno 2024, con scenari di riduzione dei tassi ufficiali che si può ipotizzare procederanno in modo cauto.

Sul fronte della raccolta, è plausibile attendersi una buona tenuta dei depositi, nonostante la prevista pressione generata dalle emissioni di bond governativi. Lo scenario di lento ma progressivo calo dei tassi di mercato potrebbe ridurre le pressioni concorrenziali sul funding e, di conseguenza, rendere meno significativo delle attese il ricorso a fonti di raccolta vincolata ed onerosa. Il rallentamento degli impieghi risulterà persistente per gran parte del primo semestre, mentre segnali di ripresa tangibile potrebbero manifestarsi nella seconda parte dell’anno, con tassi di interesse più favorevoli agli investimenti. A livello complessivo il margine di interesse dovrebbe comunque manifestare un trend positivo rispetto al 2023, beneficiando di un livello medio dei tassi superiore, nel complesso dei 12 mesi, a quello dell’anno precedente.

Sul fronte delle commissioni, dopo un primo trimestre molto solido, è atteso proseguire il trend di crescita anno su anno supportato, lato investimenti, da masse crescenti che potranno beneficiare di un positivo effetto mercato oltre che della potenziale ripresa della raccolta netta. Dall’altro lato sono attese stabili le commissioni legate all’operatività creditizia.

Gli oneri operativi proseguiranno in modo stabile e in linea con le attese anche nel secondo trimestre, mentre a partire dal mese di luglio il possibile esito positivo della negoziazione in corso con le Organizzazioni Sindacali potrebbe determinare effetti positivi in termini di contenimento del costo del personale. Sul fronte delle spese amministrative, il maggior onere derivante dall’attuazione delle iniziative delineate nel nuovo Piano Industriale dovrebbe essere pienamente bilanciato dall’effetto degli interventi di ottimizzazione, i cui benefici dovrebbero materializzarsi a partire dall’ultimo trimestre. Con riferimento al costo del credito, la sua evoluzione dipenderà principalmente dall’andamento dei flussi a default; ove tali flussi rimangano stabili sui livelli registrati in questa prima parte dell’anno, sarà possibile confermare un andamento migliorativo rispetto al 2023. Le politiche creditizie di Gruppo si manterranno comunque prudenti, con una selezione attenta della clientela; analogamente, i livelli di copertura rimarranno stabili su livelli cautelativi confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.

Per l’intero l’esercizio la solidità dei risultati raggiunti, unitamente alla positiva view prospettica, portano da un lato a ribadire tutti i target di redditività e remunerazione per gli azionisti e, dall’altro, ad evidenziare possibili margini di miglioramento della previsione di EPS di 90 centesimi di euro al netto delle componenti non ricorrenti (>1,1 euro considerando le componenti one-off allo stato ipotizzabili); tale previsione sarà aggiornata in sede di presentazione dei risultati semestrali. Alla luce degli andamenti sopra descritti e della capacità di generare stabili incrementi di redditività e creazione organica di capitale, si confermano tutti gli obiettivi di utile, payout e patrimonializzazione annunciati nell’ultimo Piano.

 

Aggiornamento: 7 maggio 2024